Il proprietario non ti restituisce la caparra

La caparra, o meglio il deposito cauzionale, è una cifra che viene richiesta al momento della firma del contratto e trattenuta dal locatore, con l'unico scopo di compensare una perdita dovuta a:

• Mancati pagamenti del canone di locazione, o

• Danni arrecati dall'inquilino all'immobile

Il deposito cauzionale, ai sensi della legge 391/78 art. 11, può essere al massimo di 3 mensilità e deve essere restituito in toto al termine di un contratto al momento della consegna delle chiavi.

Parte del deposito cauzionale può essere trattenuta dal proprietario di casa solo se:

• L'inquilino non ha pagato tutti gli affitti dovuti,

• Ci sono stati comprovati danni all'appartamento non dovuti a normale usura (i quali sono a carico del proprietario). Questi danni devono essere verificati sia dal proprietario che dall'inquilino al momento della restituzione delle chiavi,  descritti in un verbale firmato da entrambi e la valutazione del danno deve essere concordata (ovvero, non può essere decisa solo dal proprietario).

Cerchiamo di capire quali sono le implicazioni nella pratica di cosa succede normalmente negli affitti:

1. Eventuali bollette o costi successivi a carico dell'inquilino non possono essere preventivamente trattenuti sull'ammontare della caparra, che deve essere restituita al momento della restituzione delle chiavi.
   Tuttavia, se il valore delle bollette o costi di pulizia non sono ancora stati verificati ci si può accordare su una cifra forfettaria, basata sui costi storici, che può essere lasciata al proprietario al momento della chiusura del contratto. Ma la caparra non può essere trattenuta in attesa dell'arrivo delle bollette

2. Se la caparra viene trattenuta per danni che non sono stati verificati da entrambe le parti entro il momento della restituzione delle chiavi, è considerato un illecito civile.

3. Se non viene firmato un verbale di consegna, vale il principio di 'visto e piaciuto': il contratto si considera risolto e si dà per scontato che l'immobile sia stato riconsegnato in buono stato. Ogni presunto danno successivo non può essere ricondotto all'inquilino

4. Il proprietario non può decidere unilateralmente il valore di un danno accertato, ma deve essere comprovato da un preventivo (es. di una riparazione o della ditta di pulizie) o accordato fra le parti

5. In caso di un danno reclamato dopo la consegna delle chiavi, il proprietario deve dimostrare che non era possibile comprovarlo al momento della firma del verbale di riconsegna e che è stato provocato dall'inquilino stesso, altrimenti trattenere la caparra per questo è considerato illecito

6. Tutto ciò che rientra nella normale usura della casa (sostituzione di arredi vecchi, danni da normale usura) non sono a carico dell'inquilino

Come vedete, i principi per cui può essere trattenuta la caparra agli affittuari sono chiaramente definiti. 

In tutti gli altri casi, il proprietario commette un illecito civile e l'inquilino ne può richiedere la restituzione anche tramite un decreto ingiuntivo del giudice. Vediamo qua sotto come procedere.

Il modo di procedere dipende dal momento in cui ti trovi

• Se devi ancora restituire le chiavi: Tieni ben presente i tuoi diritti, e se temi che il proprietario se ne voglia approfittare chiarisci le tue intenzioni di procedere con la restituzione delle chiavi solo alla firma di un verbale di sopralluogo e riconsegna e l'accordo sulla restituzione dell'ammontare dovuto. 

  • Il verbale può essere anche poche parole scritte a mano e controfirmate da entrambe le parti, in cui si dichiara la restituzione delle chiavi ed il buono stato dell'alloggio

• Se hai già consegnato le chiavi: Non ti preoccupare, puoi riottenere la tua caparra comunque. Puoi richiedere la restituzione di quanto dovuto sia informalmente che tramite diffida informale. Se il proprietario ha intenzione di mantenere la sua posizione illecita e non restituisce la caparra, resti in posizione di forza con la possibilità di richiedere un decreto ingiuntivo.

Puoi richiedere la restituzione di una caparra indebitamente trattenuta fino a 5 anni dopo la conclusione del contratto.

Ci sono differenze anche in base alle ragioni per cui il proprietario non vuole restituire il dovuto:

• Il proprietario può aver richiesto costi o danni ingiustificati  in quanto non dovuti secondo norma di legge, oppure con valori gonfiati rispetto al reale valore del danno

• Il proprietario dichiara di voler restituire la caparra in un secondo momento o non presenta scuse chiare, o non risponde alle comunicazioni cercando di guadagnare tempo

Il percorso è ben definito e alla portata di tutti. Puoi essere seguito passo passo da Getbackyourdeposit.it, per poter riavere la caparra in modo veloce e senza impegno!

L'inquilino non corre alcun rischio. Si può provare facilmente quando la caparra è stata trattenuta e il proprietario di casa è in difetto, e nella maggior parte dei casi il proprietario si ravvede in tempi brevi. Altrimenti, è possibile richiedere un decreto ingiuntivo con risultato praticamente certo.

La maggior parte dei casi vengono risolti entro 30 giorni dall'inizio, in quanto di solito il proprietario si ravvede prima di ogni passo formale contro di lui. 

Se invece si arriverà a richiedere effettivamente un decreto ingiuntivo, la preparazione del ricorso vi richiederà qualche ora, il provvedimento dovrebbe essere emanato entro 10 giorni, dopo il dovuto deve essere restituito entro i 40 giorni successivi alla sua notifica.

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Una risposta semplice: SI'

Per due motivi:

• Per principio: State assistendo ad un sopruso e ad un illecito legale, e anche se sono piccole cifre non solo è giusto far rispettare la vostra posizione, ma è necessario per evitare che ricapiti in futuro ad altri, facendo lucrare i proprietari di casa in modo illegale. Questo è il principio fondante per cui Giustiziapertutti.eu esiste

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